domenica 13 febbraio 2011

Un centro commerciale al posto della Lebole

Confesercenti il 28 febbraio presenta l’elaborato al circolo artistico Sarà presentato lunedì 28 febbraio alle ore 14 al circolo artistico in Corso Italia ad Arezzo il lavoro di un gruppo di professionisti aretini che hanno elaborato un’idea progetto dell’area ex Lebole.
Per Confesercenti l’idea di formulare una proposta di disegno urbanistico dell’area ex Lebole, vuole essere un contributo per definire una questione sul futuro di un’area strategica fondamentale per la città e il sistema economico. È importante sviluppare un confronto per la miglior definizione urbanistica nell’interesse dell’intera comunità aretina e per evitare al tempo stesso che nell’area ex Lebole sorga un grande centro commerciale.
“La proposta – si legge in una nota di Confesercenti – è stata redatta per tentare di superare il disegno formulato dalla proprietà che propone la destinazione di una porzione dell’area alla realizzazione di un complesso commerciale di 15mila metri quadrati. Per l’associazione di categoria di Via Fiorentina l’idea è quella di realizzare un’area con abitazioni, artigianato, negozi franchising conto vendita ed uffici. Insomma un nuovo quartiere alle porte della città storica. In questo disegno l’obiettivo è anche quello di collegare l’area ex-Lebole con il quartiere di Pescaiola e con via Fiorentina”.
“La stessa amministrazione comunale – prosegue Confesercenti - dopo un dibattito avvitato nei mesi scorsi aveva ritenuto che l’idea di un nuovo quartiere nell’area ex-Lebole poteva essere la scelta giusta. Importante è quindi proseguire su questa strada facendo coesistere la necessità di mettere mano al riuso dell’area senza compromettere ciò che già esiste ed in particolare nel nostro caso con il commercio del centro storico e delle periferie”.
Per questi motivi Confesercenti si è rivolta ad un gruppo di professionisti aretini ai quali ha chiesto di elaborare un progetto di idee contenente un disegno urbanistico capace di delineare la realtà di un quartiere con la sua viabilità e tutte le eventuali interazioni con il resto della città.
“A noi – spiegano i responsabili dell’associazione di categoria di via Fiorentina - premeva anche e soprattutto un disegno urbanistico del quartiere che non potesse consentire la realizzazione di un centro commerciale a direzione e gestione unitaria. In parole semplici non abbiamo mai voluto che in quell’area si insediasse un polo di attrazione commerciale alternativo al centro storico e ai quartieri.”
Il disegno urbanistico che sarà presentato nell’incontro a cui sono state invitate le istituzioni cittadine si basa su queste linee di principio. Prevede numerosi lotti che possono prestarsi ad un uso plurimo quindi flessibile in quanto anche la loro stessa realizzazione può essere prevista a tappe.
“È infatti più probabile – aggiunge Confesercenti – riuscire a vendere man mano che si costruisce i vari lotti. Ognuno dei lotti, questo è assolutamente importante, si prevede contenga una porzione di commerciale, quindi nessuno dovrà avere l’esclusiva destinazione a commerciale. Questo a nostro avviso è l’unico modo per evitare che sommando più lotti contigui si dia luogo a quel centro commerciale integrato che si vuole a parole tutti evitare”.
Infine Confesercenti ritiene che “dovrebbe essere introdotta una regolamentazione che preveda la possibilità di realizzare nei lotti la prevalenza di esercizi di vicinato. Negozi quindi di piccole dimensioni adatti ad un quartiere. Inoltre dovrebbe essere indicato un numero molto limitato di esercizi di media dimensione, per evitare la presenza della grande distribuzione”.

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